La danza cosmica di miliardi di stelle

Disponibile anche il secondo video del progetto Darsi Spazio. Una breve descrizione e soprattutto, un invito alla visione.

Nell’articolo precedente è stato introdotto il progetto Darsi Spazio, che è già arrivato alla pubblicazione del secondo dei sei dialoghi previsti per quest’anno (uno al mese, fino a giugno).

Lo spunto di partenza di questo dialogo è una frase di Marco Guzzi, pubblicata su Facebook qualche tempo fa

… soltanto lo Spirito che in questo istante sta dando la vita alle foglie del ficus sul mio terrazzo, soltanto la Potenza creatrice che mi sta donando questo esile respiro, dolcissimo e tenue filo di vita, soltanto la Mente geniale che lascia ruotare le galassie nella loro danza nucleare, potrà guidare anche i nostri passi.

Colpiti e confortati da questo pensiero largo, che considera tanto le foglie di una pianta sul terrazzo di casa quanto le galassie nella loro danza nucleare, ci siamo chiesti cosa possiamo dire di questi meravigliosi fenomeni di danze stellari, cosa accade nello spazio intorno a noi, se la galassia di Andromeda si “scontrerà” con la nostra in un remoto futuro e se sarà realmente un evento traumatico, come la mente sarebbe portata a credere.

Leggi tutto “La danza cosmica di miliardi di stelle”

In partenza per lo spazio

La gestazione è stata lunga, l’idea di base ci era venuta diversi mesi fa. C’è voluto però un lavoro paziente di messa a fuoco, di limatura, di cura del dettaglio, di valutazione tecnica. Incontrarci, ogni tanto, riparlarne. Sfrondare dalle cose inutili, definire i contorni, piano piano.

Tutto perché il nostro obiettivo venisse più chiaramente portato alla luce: l’obiettivo cioè di rendere un servizio (innanzitutto ai praticanti Darsi Pace, ma più generalmente a chiunque sia interessato). Parlare del cosmo dal punto di vista scientifico, filosofico e spirituale insieme, onorando e raccogliendo – in prima istanza – tanti spunti che vengono dal percorso Darsi Pace, così intrinsecamente e splendidamente cosmico. Era davvero diventata una esigenza, per noi.

Leggi tutto “In partenza per lo spazio”

Siamo più delle macchine: Federico Faggin al Festival della Letteratura di Mantova

Riporto alcuni appunti riguardo all’incontro di Federico Faggin (che tutti conosciamo) intervistato da Elisabetta Tola (giornalista scientifica, conduttrice della trasmissione Radio3Scienza) sul tema “Siamo più delle macchine”. Il resoconto è intervallato da alcune mie considerazioni, evidenziate in corsivo.

L’incontro è iniziato con una presentazione biografica di Federico Faggin, a partire dalla sua infanzia a Vicenza, gli studi e le sue imprese alla Silicon Valley, che l’hanno portato a interrogarsi sul substrato fisico della consapevolezza. In seguito ad alcune cruciali esperienze spirituali, che hanno rigenerato il suo punto di vista sul rapporto tra realtà fisica e coscienza, Federico è stato costretto a rivedere completamente l’approccio teoretico con il quale aveva affrontato il problema della coscienza, trovando nel contempo la via per uscire dalla crisi di senso (propria dell’uomo moderno) nella quale il suo animo era imprigionato. In questo percorso ha creato una fondazione con lo scopo di promuovere la scienza della consapevolezza.


Il suo discorso parte dalla considerazione che nell’universo possono essere identificati due aspetti complementari: un aspetto creativo e un aspetto algoritmico. L’aspetto creativo si esprime nell’animo umano, che si impegna e riesce a risolvere i problemi che l’esistenza gli sottopone, e che inoltre si dedica allo sviluppo delle arti, alla ricerca della verità e della bellezza. La creatività non è propria solo dell’umano, ma di tutta la vita in genere. Ogni essere vivente, dal più semplice al più complesso, è impegnato a risolvere problemi che gli sottopone l’esistenza e, e come noi, lo fa in maniera creativa, secondo le capacità di cui è dotato. Di contro, l’aspetto algoritmico consiste in tutte quelle attività che riconosciamo come meccaniche e riconducibili a fenomeni deterministici. La ricerca scientifica si è concentrata sugli aspetti deterministici, e quindi abbiamo scoperto l’esistenza di leggi fisiche cui risponde la materia. Il punto è che anche la materia vivente risponde alle leggi fisiche, ma essa non è determinata solamente da queste: in essa è presente anche un aspetto creativo. Il problema della scienza (e anche della civiltà occidentale, ora globalizzata) consiste nell’aver perso di vista il valore “cosmico” dell’aspetto creativo della realtà.

Leggi tutto “Siamo più delle macchine: Federico Faggin al Festival della Letteratura di Mantova”

Dubbi e pseudo-dubbi: educare il giudizio critico

I dubbi sono indispensabili al pensiero critico; ma ultimamente una certa categoria di pseudo-dubbi eretti a una specie di moda-mito impazza nel pubblico sentire, inquina e non fortifica le menti. Come funzionano e come riconoscerli.

Guardandomi intorno, fra le notizie, nei social, nei molti discorsi, più o meno argomentati, che seguiamo o promuoviamo, vedo spesso un fenomeno che anni fa sarebbe apparso bizzarro, mentre oggi va per la maggiore passando tranquillamente senza filtro alcuno. Mi riferisco all’argomento del “dubbio” come forma di interrogazione e critica verso gli argomenti più disparati, il più delle volte finalizzato a contestare il così detto “pensiero main stream”. Sono tanti e infiniti: il dubbio verso i vaccini, i dubbi verso il gasdotto TAP, i dubbi verso il riscaldamento globale (negazionisti climatici) o magari i dubbi verso la teoria dell’evoluzione biologica (creazionismo)…. Il dubbio viene spesso presentato come bandiera vincente, come un valore in sé. Ci hanno infatti insegnato fin dalla scuola media che la cultura del dubbio è il germe vitale della filosofia: Socrate in fondo era uno che dubitava quando diceva di sapere di non sapere? Cartesio, poi, ha elevato il dubbio al rango di metodo generalizzato. Nel metodo scientifico, poi, il dubbio – il non fidarsi di primo acchito delle apparenze – è cruciale: è proprio nella messa in dubbio delle conoscenze acquisite che si attua il progresso e si giunge a nuove conoscenze. Senza nutrire dubbi sulla teoria geocentrica non sarebbe stato possibile elaborare quella eliocentrica; senza dubbi sulla completezza della fisica newtoniana non sarebbe stato possibile elaborare la teoria della relatività… Allora ecco che il dubbio, sacralizzato quasi da un’aura mitica, diventa paradigma. E nell’era dei social dove le informazioni piovono a fiotti, dove con Wikipedia si può avere accesso a una marea di informazioni di livello tutto sommato buono ma spesso parziale, dove abbondano i tuttologi, il dubbio diventa appunto mito assoluto: cosa meglio di un bel dubbio per argomentare qualsiasi cosa?

Leggi tutto “Dubbi e pseudo-dubbi: educare il giudizio critico”

Sereno (un giro immortale)

Siamo giunti all’ultimo gradino del nostro itinerario,  del nostro viaggio tra fisica e filosofia (iniziato dagli antichi greci e approdato infine a  Heidegger). Attraverso le intuizioni di alcuni grandi filosofi abbiamo visto come cambia la visione dell’universo e della realtà in cui viviamo. La fisica contemporanea ci conferma di abitare un mistero del quale non siamo soltanto spettatori, ma co-creatori, attori incarnati, centri focali energetici e vibranti. Siamo universi noi stessi, infinitamente misteriosi.

Conclusioni

Che cosa possiamo dire al termine di questo excursus? Quale visione dell’universo e della realtà emergono dalle parole di questi filosofi? quale connessione essenziale con le scoperte della fisica contemporanea richiede di essere pensata ed elaborata assieme per preparare i presupposti di una nuova cultura?

Leggi tutto “Sereno (un giro immortale)”

Martin Heidegger e il poetico

Stiamo per raggiungere la fine, e in questa ultima tappa del nostro viaggio tra fisica e filosofia (siamo partiti dalla filosofia greca, per giungere alle soglie della modernità con Giordano Bruno e la svolta copernicana, ci siamo quindi soffermati sulla rivoluzione operata da Kant, e abbiamo infine esaminato il pensiero di Nietzsche) incontriamo uno dei pensatori più importanti del ‘900: Martin Heidegger.

Anche qui, ci facciamo accompagnare da questo grande filosofo essenzialmente per ciò che abbiamo a cuore in questo scritto: cercare di capire quale via, quale direzione potrebbero indicarci queste grandi svolte nel pensiero che ci precede, per procedere oltre però, cercando di rimanere fedeli alla missione che questi stessi autori ci hanno indicato.

Martin Heidegger (Permission and copyright by dr. Hermann Heidegger)

Bene, Heidegger può aiutarci a proseguire lungo questa scia che da Bruno, passando per Kant e poi per Nietzsche, quasi ci costringe a tentare una nuova interpretazione dell’universo e della realtà, e quindi anche dell’essenza dell’uomo.

Egli fin dai suoi primi scritti affronta il problema della realtà delle cose, ovvero della domanda fondamentale della filosofia: che cos’è l’essere?

Qualsiasi cosa prendiamo in considerazione infatti, possiamo dire che è, che in qualche modo partecipa dell’essere, che è come un minimo comune denominatore di tutta la realtà. Il problema che Heidegger pone tuttavia è il seguente: come è possibile che l’essere sia, allo stesso tempo, ciò che di più evidente possiamo affermare circa l’essenza delle cose, eppure ciò che è più indefinibile?

Leggi tutto “Martin Heidegger e il poetico”

Friedrich Nietzsche e il cambio di paradigma

“La nuova concezione del mondo: un dialogo fra fisica e filosofia” (quarto capitolo)

In questo umile cammino del pensiero, stiamo cercando di intravedere i tratti misteriosi ma incalzanti di una trama che attraversando i secoli ci conduce, proprio ora, ad una nuova visione dell’universo e della realtà dell’essere umano. Siamo partiti infatti dalla filosofia greca, per giungere alle soglie della modernità con Giordano Bruno e la svolta copernicana. Da ultimo ci siamo soffermati sulla rivoluzione operata da Kant, per la quale siamo chiamati a mutare profondamente il rapporto fra l’oggetto di ogni conoscenza e il nostro stesso sguardo. In questo nuovo capitolo infatti questa intuizione viene approfondita, aprendo a nuove e inedite scoperte.

Facciamo ancora un passo oltre. So che mi starete un poco odiando con tutti questi filosofi e concetti e astrazioni, ma credetemi, ne varrà la pena, perché credo che stiate intuendo quale grande apertura di prospettiva si stia lentamente annunciando attraverso questi grandi pensatori.

Ebbene, spostando il nostro orologio ideale alla seconda metà dell’ottocento arriviamo a Friedrich Nietzsche, un pensatore che ha segnato la nostra storia recente, al di là del bene e del male direi. Nietzsche ci interessa perché sviluppa e prosegue sulla scia di Kant alcune intuizioni che poi saranno pienamente sviluppate dalla fisica teorica contemporanea.

Leggi tutto “Friedrich Nietzsche e il cambio di paradigma”

Immanuel Kant e la rivoluzione copernicana

“La nuova concezione del mondo: un dialogo fra fisica e filosofia” (terzo capitolo)

Proseguiamo il nostro viaggio nello spazio e nel tempo (dopo aver pubblicato già una prima e una seconda puntata), anche se, forse, una precisazione è d’obbligo. Ciò che anima questo scritto è essenzialmente un intento creativo e poetico; vorremmo cioè cercare di capire come lo sviluppo del pensiero filosofico si intrecci con quello scientifico in una unità che però è costitutiva nel cambio di paradigma che stiamo vivendo. La nuova rivoluzione scientifica del nostro tempo infatti, è presente in tutti i campi, e attraverso questi filosofi vorremmo cercare di trovare quegli scorci, quelle luci, in grado di indirizzarci e di guidarci verso questo altrove che ci chiama a nuove prospettive e ad altri sguardi sulla realtà che ci abita e ci circonda.

Leggi tutto “Immanuel Kant e la rivoluzione copernicana”

La svolta della modernità

“La nuova concezione del mondo: un dialogo fra fisica e filosofia” (secondo capitolo)

Siamo partiti dalle origini del pensiero antico per mostrare che in realtà la svolta del pensiero moderno, di cui siamo eredi, nasce proprio dal rinnovamento dei presupposti della filosofia greca. Questo è importante da capire perché significa che se vogliamo operare un cambiamento e tentare di ricollegare i vari ambiti del sapere umano, è necessario ritornare alla fonte del problema, cercando di rovesciare la struttura di fondo che in realtà accomuna gli antichi e i moderni.

Già a partire dal ‘500 però, accade qualcosa di inaspettato…

Giordano Bruno e la “nova filosofia”

Ecco allora che vi propongo un percorso attraverso quattro pensatori moderni della storia della filosofia che, nella loro evoluzione, ci hanno insegnato a contemplare la nostra realtà e il nostro universo in modo del tutto differente, talvolta anticipando alcune concezione che sarebbero apparse nella fisica sperimentale solamente alcuni decenni o secoli dopo.

Leggi tutto “La svolta della modernità”

Un dialogo tra fisica e filosofia

“La nuova concezione del mondo: un dialogo fra fisica e filosofia”

Primo capitolo: le origini

Premessa. Questo testo vorrebbe essere una riflessione sul rapporto fra filosofia e fisica, e più in generale sulla relazione fra le varie discipline scientifiche, che sembrano essere oggi sempre più separate e chiuse in ambiti distanti gli uni dagli altri.

Pubblicheremo questo scritto a puntate, attraverso un itinerario che va dalle origini della filosofia e della fisica, nel pensiero greco, per passare poi alla modernità e alla contemporaneità. Cercheremo perciò di scoprire se è ancora possibile una con-versione delle molteplici branche del sapere, al fine di distillarne una sintesi inedita per l’essere umano di oggi.

Leggi tutto “Un dialogo tra fisica e filosofia”

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi