Per essere davvero inclusivi abbiamo bisogno di nuove metafore
“Ma sei cieco? Non vedi che ti stai cacciando nei guai?” che è poi come dire “ma sei stupido?”. “Sì, sono cieco, ma lo sono per davvero.”
“Sei completamente sordo a ogni mia richiesta di aiuto!”: che lascia intendere che essere sordi abbia una valenza moralmente deprecabile.
Le metafore si formano nella mente a partire dal mondo che abitiamo, ma poi ci restituiscono il mondo attraverso l’interpretazione che ne facciamo proprio grazie a loro. La metafora forgia il nostro pensiero, ci dà un’ermeneutica del mondo.