Famosa la domanda che fece Enrico Fermi mentre lavorava ai laboratori di Los Alamos, nell’ormai lontano 1950. Si parlava di un avvistamento UFO riportato dalla stampa, la conversazione si spostò poi su argomenti correlati, fino a che Fermi sbottò, Dove sono tutti?
È il cosiddetto paradosso di Fermi: se l’universo è pieno di pianeti adatti alla vita, davvero possiamo chiederci, ma dove sono tutti? In altre parole, come mai – a fronte di questa grande abbondanza di stelle e pianeti – non siamo ancora entrati in contatto con nessuno (e a maggior ragione adesso, che le nostre capacità di rilevare segnali dallo spazio sono enormemente cresciute rispetto all’epoca di Fermi) ?
In questa conversazione tra Marco Castellani ed Gabriele Broglia – la quinta della prima serie di Darsi Spazio, sempre sotto la precisa ed affettuosa guida di Emanuele Giampà – si parla proprio di questo.
Come è la situazione per la ricerca di vita nel Sistema Solare? E come andò per il caso della fosfina su Venere? E cos’è l’equazione di Drake?
Già da questi accenni, ben si comprende come l’argomento è realmente vastissimo, così che in questa mezz’oretta di dialogo possiamo appena toccare alcuni dei suoi punti principali, senza pretesa d’esaustività.
Troviamo comunque il modo di affrontare domande importanti per proseguire insieme a voi il nostro cammino tra cosmo e spiritualità, ovvero come si pone la fede cristiana davanti all’ipotesi di altri esseri intelligenti nell’universo: lo facciamo appoggiandoci su basi solide, con un rimando cioè ad un editoriale di don Giuseppe Tanzella-Nitti già ricercatore CNR presso l’Istituto di Radioastrononia di Bologna e poi Astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Torino, attualmente Ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce.
Insomma, tante questioni che naturalmente, rimangono aperte, anzi vengono (speriamo proprio) rilanciate da questa libera conversazione. Perché stare nelle domande, in questi casi, è la cosa che più ci fa crescere. E vogliamo continuare a farlo con tutti voi, che seguite il progetto Darsi Spazio.
Un augurio sincero di buona visione!