Nell’articolo precedente è stato introdotto il progetto Darsi Spazio, che è già arrivato alla pubblicazione del secondo dei sei dialoghi previsti per quest’anno (uno al mese, fino a giugno).
Lo spunto di partenza di questo dialogo è una frase di Marco Guzzi, pubblicata su Facebook qualche tempo fa
… soltanto lo Spirito che in questo istante sta dando la vita alle foglie del ficus sul mio terrazzo, soltanto la Potenza creatrice che mi sta donando questo esile respiro, dolcissimo e tenue filo di vita, soltanto la Mente geniale che lascia ruotare le galassie nella loro danza nucleare, potrà guidare anche i nostri passi.
Colpiti e confortati da questo pensiero largo, che considera tanto le foglie di una pianta sul terrazzo di casa quanto le galassie nella loro danza nucleare, ci siamo chiesti cosa possiamo dire di questi meravigliosi fenomeni di danze stellari, cosa accade nello spazio intorno a noi, se la galassia di Andromeda si “scontrerà” con la nostra in un remoto futuro e se sarà realmente un evento traumatico, come la mente sarebbe portata a credere.
Orientati così al futuro, abbiamo ragionato anche sui tempi di vita del nostro Sole e di conseguenza – quando si porrà il caso – sulle possibilità di trasferirci, armi e bagagli, in altre zone del nostro universo. Ma ci siamo dati spazio, in questo dialogo tutto sommato breve, anche per la natura del tempo, per la bellezza, per l’intelligenza artificiale e per un universo che, dopotutto, appare decisamente più ospitale di quanto pensavamo in passato.
Buona visione!
Bravissimi e bellissimo. Grazie infinite per questo sguardo/squarcio sull’universo, sia nel senso propriamente fisico che in quello spirituale.